ALBOSAGGIA

ESPLORATORI PER IMPARARE LA STORIA

ALBOSAGGIA (d. luc.) – La storia la si può imparare e studiare trasformandosi in esploratori e indagando il proprio territorio. Lo hanno dimostrato gli alunni della primaria di Albosaggia e di Caiolo, coinvolti nel progetto pilota “A scuola di paesaggio”, che non si è fermato durante il lockdown. Un progetto che non toglie nulla al normale modo di fare scuola. Anzi lo rende ricco e dinamico. Quanto è stato fatto lo si riassume in un video di tre minuti; si ripercorre il percorso, condotto dall’istituto comprensivo Paesi Orobici di Sondrio, di cui i due plessi fanno parte, che in realtà è uno dei tanti tasselli di “Le radici di una identità – Temi, strumenti e itinerari per la (ri)scoperta del mandamento di Sondrio tra Preistoria e Medioevo”, partito nell’autunno del 2018, finanziato da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, coordinato dalla Comunità montana di Sondrio. Gli alunni sono partiti imparando ad orientarsi nello spazio e, una volta acquisite le coordinate – parte, questa, iniziata quando ancora erano a scuola, in epoca pre-covid -, si sono dedicati alla conoscenza e allo studio, proprio come seguire tante vere lezioni di storia (locale) di Albosaggia e Caiolo, dei simboli e dei luoghi caratteristici dei due piccoli centri orobici. Poi sono andati alla ricerca di tracce del passato a San Salvatore, a Mosconi, Ca’ di Cup e studiando la torre del Torzone. E si è scoperto ad esempio che a Cà di Cup un tempo pare ci fossero fucine e mulini, mentre che la torre del Torzone è sorta tra l’XI e il XII secolo, a controllo della Val del Livrio e della Media Valtellina. Probabilmente faceva parte del sistema difensivo controllato dai Capitanei, padroni di Sondrio, il fortilizio che divenne poi stabile dimora dei signori Carbonera e in seguito della famiglia Paribelli. A Caiolo, invece, ci si è concentrati sulla scoperta di Ca’ Gagia, Ca’ Rosa, Ca’ Pranzera, Ca’ Rosse, Sulini e San Vittore.

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