La storia della comunità in un corso

Presentato l’interessante ciclo di lezioni che fanno parte del progetto «Le radici di una identità»

SONDRIO (ghn) Il legame na­scosto tra il paesaggio val­tellinese attuale e la storia, un mondo tutto da scoprire che ora è possibile conoscere anche grazie al ciclo di in­contri organizzato dalla Co­munità Montana di Sondrio in collaborazione con la Fon­dazione Creval nel progetto «Le radici di una identità», che si propone di portare alla luce le origini della nostra comunità riscoprendo e con­dividendo le caratteristiche e peculiarità della Valle tra preistoria e medioevo. Il cor­so dal titolo «Paesaggi storici del mandamento di Sondrio: terni, strumenti e prospet­tive» conta dieci lezioni che si svolgeranno dal 25 set­tembre al 29 gennaio sia in presenza, con un numero li­mitato di posti, sia in strea­ming tramite webinar (per iscrizioni e maggiori infor­mazioni info@radiciidenti­ta.it). L’iniziativa è stata presentata nella sede della Cm alla presenza del il presidente Ti­ziano Maffezzini, del Diret­tore scientifico del progetto Rita Pezzola, del direttore del corso Massimo Della Mi­sericordia, insieme anche ai rappresentati dell’Ufficio Scolastico Territoriale e dei tre ordini coinvolti: Ingegne­ri, Architetti Pianificatori Paesaggistici e Conservatori, Geometri e Geometri Lau­reati . «E’ un tassello importante di un progetto di grande ri­levanza per il nostro terri­torio», ha commentato Maf­fezzini riferendosi al ciclo di incontri e ringraziando i re­latori qualificati che hanno dato la loro disponibilità per tenere le lezioni e la Fon­dazione Creval che continua il proprio impegno nella for­mazione permanente nella nostra provincia.
«Le lezioni saranno occa­sione di discussione fra stu­diosi direttamente coinvolti nel progetto o comunque sempre attivi – ha sottolineato Della Misericordia. Verso l’esterno, inoltre, si propone di portare al mondo dell’educazione, delle istitu­zioni, delle professioni alcuni degli innovativi risultati che le ricerche sviluppate dallo stesso progetto “Le radici di una identità” stanno acqui­sendo grazie alle sinergie che si stanno sviluppando. L’ac­cademico non agisce più da solo, non decide lui cosa stu­diare e tutelare ma si accosta alla conoscenza locale attra­verso la collaborazione tra studiosi, comunità e istitu­zioni». E Rita Pezzola ha aggiunto: «Il corso intende offrire una visione sintetica su 19 co­muni coinvolti con quattro Università; questa azione ha la funzione di trovare una sintesi come proposta di let­tura dei molti spunti che ar­rivano, tra attività di ricerca, tutela, restauro e formazione. Invitiamo dunque gli ordini professionali a trovare tra i propri membri professionisti interessati ad approfondire i terni affrontati nelle lezioni e estendiamo l’invito a chiun­que voglia interessarsi ricor­dando che le lezioni sono gratuite e aperte a tutti».

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