Bello e coinvolgente dal punto di vista didattico e culturale il progetto «Scuola di paesaggio» presentato a Sondrio Festival
«Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa affinché possano crescere dei piccoli ambasciatori del npstro territorio, che siano i depositari dell’identità locale: un percorso affascinante che si costruisce attraverso la conoscenza dei luoghi e delle sue peculiarità, trasmettendo i valori della memoria e del radicamento alla propria terra».
Con queste parole il presidente della Comunità montana di Sondrio Tiziano Maffezzini, ha presentato con orgoglio gli obiettivi della programmazione «Scuola di paesaggio», inserita nel più ampio progetto «Radici di una identità».
Gli alunni delle scuole sono stati infatti condotti grazie alle due borsiste del progetto «Radici» Marta Zecca e Alice Melchiorre, alle loro insegnanti e a studiosi locali alla conoscenza e scoperta del territorio nei suoi aspetti legati alle tradizioni. Un bagaglio di conoscenze che i bambini hanno poi «riversato» in splendidi lavori (disegni, piccole creazioni di carta ed esperimenti di affresco), una parte dei quali è esposta nello stand della Cm in piazza Garibaldi in occasione di Sondrio Festival. All’incontro erano presenti anche la segretaria della Cm, Elena Castellini, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Berbenno, Daniela Russo, il rappresentante dell’Ufficio scolastico territoriale Franco Mottalini, l’insegnante della scuola primaria di Albosaggia Giovanna Simonini e l’assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Sondrio, Marcella Fratta. «Il progetto ha regalato esperienze significative sia ai bambini che a noi, perché abbiamo imparato a “leggere” il paesaggio attraverso il loro sguardo, sempre fresco e pieno di meraviglia – ha commentato Marta – Abbiamo utilizzato metodi attivi, esperienziali e realizzato laboratori pratici come quello della calligrafia medievale e l’orto didattico. È stato un percorso splendido soprattutto sotto il profilo umano».
18 giugno 2021
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